Tavola Rotonda « Per la Conservazione rogrammata del patrimonio artistico italiano»
Il 30 settembre 1988, in una memorabile cerimonia, alla presenza del presidente della Repubblica Francesco Cossiga, fu inaugurato il restauro dell’Arco di trionfo di Alfonso d’Aragona a Castelnuovo a Napoli, in quegli anni in cui la città andava riscoprendo il suo patrimonio artistico dimenticato.
Il restauro, voluto dalla Fondazione Napoli Novantanove e dalla Soprintendenza per i beni artistici e storici, ha rappresentato dunque non solo il recupero di uno dei monumenti più importanti della storia della città, ma anche un contributo per ridare alla cultura e al patrimonio artistico un ruolo determinante nello sviluppo di Napoli.
Pensiamo sia necessario, a venti anni di distanza, non solo ricordare quel grande momento di partecipazione civica, ma anche ragionare sull’importanza della conservazione programmata dei beni culturali e la loro tutela per le generazioni future.
Cosa s’intende per conservazione programmata? e esistono le condizioni perchè essa divenga parte ineliminabile del nostro sistema di tutela dei beni culturali?
A questo primo incontro, seguiranno altri due dedicati ai centri storici e al paesaggio.
Sono intervenuti:
Caterina Bon Valsassina, Direttore Istituto Centrale del Restauro
Giorgio Bonsanti, Docente di storia e tecniche del restauro – Università di Firenze
Roberto Cecchi, Direttore Generale per i beni architettonici e storico artistici
Giuseppe Proietti, Segretario Generale – Ministero Beni Culturali
Salvatore Settis, Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali
Nicola Spinosa, Soprintendente per il Polo Museale Napoletano
Mirella Stampa Barracco, Presidente Fondazione Napoli Novantanove
Ha coordinato:
Paolo Conti, Corriere della Sera